Arte, cultura, tradizioni e storia

Giorgio Caproni, poeta e scrittore

Gianni Caproni, livornese di nascita, è stato un poeta e scrittore nonché un intellettuale tra i più influenti del Novecento italiano. Tra le sue raccolte spiccano 'Come un'allegoria' del 1936 e 'Ballo a Fontanigorda' del 1938

Tra i personaggi legati a Livorno, il poeta e scrittore Giorgio Caproni occupa una posizione di primo piano per la sua statura intellettuale e l’impatto che ha avuto nella cultura italiana del Novecento. Nato nella città labronica nel 1912, Caproni ebbe un’infanzia segnata dalla povertà e dal disagio sociale; imparò a leggere a quattro anni ed entrò in contatto con la letteratura e il teatro. Dal 1922 al 1929 visse a Genova dove si diplomò come violinista.

Dal 1930 iniziò a scrivere le prime poesie intrise di surrealismo e scoprì le opere di Ungaretti e di Montale, poeti che avrebbero esercitato un’enorme influenza sulla sua produzione artistica. Pubblicò le prime raccolte di elegie per la casa editrice Emiliano degli Orfini: "Come un'allegoria” del 1936 e "Ballo a Fontanigorda” del 1938. Nel 1940 fu chiamato alle armi e nel 1943 entrò nella Resistenza. Dopo il conflitto fu maestro elementare e nel 1948 partecipò al Congresso Mondiale degli Intellettuali per la Pace di Breslavia. Morì a Roma nel gennaio 1990.

I temi ricorrenti nelle opere di Caproni sono il viaggio, la madre, Genova e Livorno. La sua poesia si caratterizza per una forma metrica spezzata, l’uso frequente del punto esclamativo, la forma del sonetto, le rime interne e gli enjambements. Dopo la sua morte la Provincia di Genova ha istituito il Parco Culturale "Giorgio Caproni” e a Livorno gli è stata dedicata una piazza e una targa commemorativa.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.