Arte, cultura, tradizioni e storia

Terrazza Mascagni: storia di una cornice suggestiva su Livorno

La sinuosa passeggiata sul lungomare di Livorno si conclude con la suggestiva terrazza di Mascagni. Chi arriva qua non può esimersi da concedersi una passeggiata sulle sue piastrelle bianche e nere, come quelle di una grande scacchiera. Tutto intorno è un susseguirsi di palazzi maestosi, giardini, edifici storici… e poi la balaustra formata da numerose colonnine e il Palco della Musica, un bell'edificio dal tempietto circolare che un tempo ospitava eventi e concerti.

Un tempo qua sorgeva un fortilizio, parte del sistema difensivo della costa, che fu smantellato dopo l’Unità d’Italia. A fine Ottocento divenne un parco di divertimenti, l’Eden, che rimase attivo per una ventina d’anni; in questa struttura si tennero alcuni dei primi spettacoli cinematografici italiani.

Fu intorno al 1925 che la terrazza prese l’aspetto attuale. In epoca fascista fu intitolata a Costanzo Ciano, livornese e figura di spicco del Partito Fascista, anche se non architettonicamente parlando, non risente minimamente degli influssi di quel periodo storico.

Sul finire degli anni novanta è stata completamente restaurata dall'incuria e dai danneggiamenti, ed è stata realizzata una fedele ricostruzione dello stesso Gazebo. La pavimentazione a scacchi e le balaustre a colonnine sono realizzate seguendo una schema libero, senza assi di simmetria, ricordando uno stile metafisico. Specialmente all'alba o al tramonto, chi arriva qua si innamorerà definitivamente di questo gioiello e della sua vista a perdita d’occhio sul mare.

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